L’arte dell’uomo nella Bibbia, la sua percezione nella prima alleanza:

  • L’arte dell’uomo nella Bibbia, la sua percezione nella prima alleanza:

  1. Contro le immagini idolatriche :

Nell’Antico Testamento, alle origini della fede in un Dio unico e onnipotente, la scultura e la pittura erano inizialmente viste con ostilità, perché ritenute un ostacolo alla purezza della fede. Il Dio che si è rivelato ad Abramo è l’unico Dio ed è puro nello spirito. L’arte è creatrice di idoli.

Il Deuteronomio proibisce esplicitamente di rappresentare Dio come invisibile e inesprimibile: “Maledetto l’uomo che fa una statua o un idolo di metallo fuso, un abominio al Signore, opera delle mani di un artigiano ” (Deuteronomio 27, 15).

Il libro della Sapienza sviluppa in seguito: “L’idea di fabbricare idoli era all’origine della fornicazione (che qui significa infedeltà a Dio, secondo l’immagine inaugurata dal profeta Osea); la loro scoperta corrompeva la vita” (14,12).). “No, l’invenzione dell’arte umana perversa non ci ha sviato, né l’opera sterile dei pittori, le cui figure sono imbrattate con colori disparati…”. (15,4). Gli altri libri didattici, così come i profeti e i salmi, fanno eco alla saggezza sull’arte.

Ma alla fine non è così semplice…

  1. Costruire la casa:

Fin dall’inizio, l’architettura ha occupato una posizione molto più favorevole. Nel libro storico dell’Esodo, Dio chiede a Mosè di costruirgli una dimora dove possa venire ad abitare di persona e dove possa avere “incontri” con i suoi seguaci. Si tratta della famosa tenda di riunione che sarebbe diventata il Tempio una volta che il popolo ebraico si fosse stabilito nella terra promessa. Questa dimora materiale è quindi della massima importanza, per questo Dio indica autorevolmente anche come deve essere costruita, così come gli utensili liturgici e i paramenti dei sacerdoti: le istruzioni sono precise e viene prescritto l’uso di materiali preziosi: oro, argento, tessuti nobili… (Oro, argento, bronzo, pietra d’onice, sardonica, smeraldo, topazio, zaffiro, carbonchio, opale, agata, ametista, crisolito, porpora, cremisi, lino fine, pelli di ariete e di delfino! legno d’acacia, motivi di cherubini, fiori di mandorlo…) E naturalmente gli artisti e gli artigiani vengono messi al lavoro, su ordine divino!

Questo è ciò che il Signore dice, in termini simili a quelli che usa per i profeti, a proposito degli artisti che hanno lavorato per costruire la Dimora: “Il Signore chiamò Bezaleel, figlio di Uri (…) Lo riempì dello spirito di Dio: abilità, destrezza e sapienza per tutti i lavori, per progettare opere d’arte, per lavorare l’oro, l’argento e il bronzo, per tagliare la pietra da incastonare e per intagliare il legno, per eseguire tutti i lavori d’arte. Ha anche messo nel suo cuore il dono dell’insegnamento, come ha fatto con Oholiab. Li riempì di abilità per fare tutti i lavori di artigiani e artisti […] Bezaleel, Oholiab e ogni uomo abile a cui Dio ha dato abilità e destrezza per saper fare qualsiasi lavoro destinato al servizio del luogo santo, deve farlo secondo tutto ciò che il Signore ha comandato”. (Esodo 35, 30-35 e 36, 1)